FINISSAGE COLONNE DELL ARTE IN REGIONE
LE COLONNE DELL'ARTE IN REGIONE
PALAZZO LOMBARDIA MUSEO VERTICALE
12 febbraio 2013 |
39 PIANI DI BELLEZZA
Le colonne sono quindici lavori di pregio, che sono stati donati con l'obiettivo di contribuire alla concreta realizzazione di un progetto ambizioso: dare vita a trentanove piani di bellezza, fruibili liberamente dall'intera comunità. Non poteva mancare Milano nelle reinterpretazioni creative dei vari artisti. L'opera Guglia del Duomo, di Rossella Gilli, è un omaggio al capoluogo lombardo, città natale dell'artista, e al suo simbolo, la Madonnina del Duomo. Nella colonna Vertigo, di Fabio Giampietro, possiamo ammirare la trasformazione dello skyline di Milano, osservandone i simboli architettonici più noti, da Palazzo Pirelli alla Torre Velasca, fino allo stesso Palazzo Lombardia. Nicola Felice Torcoli, nella colonna Simultaneicities, interpreta in modo originale la città, che sembra prendere vita dalla terra, affiorare in superficie e trasformarsi in grigi blocchi di cemento.
L’UOMO E LA NATURA
Un tema altrettanto affascinante e ricorrente nelle opere è il rapporto tra uomo e natura, che porta ad affrontare quello della sostenibilità ambientale. L'Albero di città, di Manuela Carrano, raffigura una natura capace di rinascere inesorabilmente a nuova vita, nonostante le violenze subite dall'uomo, da cui traggono linfa vitale anche le città. Paolo Troilo, autore di Colonna, ci induce a riflettere sul legame indissolubile tra uomo e natura, constatando come entrambi facciano parte di uno stesso sistema.
IL MUSEO VERTICALE IN REGIONE
Ma gli artisti, oltre a rappresentare tematiche di rilevante attualità, si sono confrontati brillantemente con la forma cilindrica, su cui hanno poi lavorato, creando delle opere uniche e di straordinario valore. Sussi_Diario, di Manuel Felisi, costituita solo da libri, diventa un omaggio alla scrittura. Life is Love, di Daniela Forcella, con la riproduzione di decine di cuori di resina, sottolinea l'amore all'istituzione. L'Ego Forever, di Matteo Negri, simboleggia l'abbraccio fatto da moduli che richiamano i mattoncini Lego. Laura Fiume è autrice di Vertical Loft, una colonna raffigurante un loft su quattro livelli collegati da scale, viste di profilo, in un moto spiraliforme.
LA CASA DI TUTTI I LOMBARDI
E ancora. Sam Havadtoy propone una mirabile opera realizzata con decine di metri di pizzo pitturato di bianco, sul quale emerge una scritta Szerelem Gyotrelem (Amare è soffrire), come a volere dare una lettura diversa del sentimento. Flowers 07, di Casagrande&Recalcati, porta in primo piano l'ibisco e ne esplode le possibilità evocative, rendendolo così un omaggio alla tradizione della moda milanese. Giovanni Vitali, con The dawning of man, mette in contatto con un particolare aspetto dell'arte figurativa, offrendo allo spettatore significativi spunti di riflessione. La colonna L'impronta, di Emanuela Venturini, ci avvolge con una cascata di petali, su cui si riflette la città circostante mentre Franz Preis Baruffaldi, con la sua Superalfemminile, si sofferma a raccontarci la donna che lavora, vera eroina dei tempi moderni. Infine Helidon Xhixha, con la sua Colonna X, ha compiuto uno straordinario esercizio di abilità, fondendo medaglie quali riconoscimenti simbolici, offerti all'Istituzione nel corso di questi ultimi anni, in una mirabile opera d'arte.
OCCHI NUOVI SULL'ISTITUZIONE
«Tutti gli artisti - sottolinea Formigoni - attraverso le loro magnifiche opere hanno reso reale il nostro progetto: mostrare con occhi nuovi un luogo istituzionale, offrire a ogni cittadino l'occasione di immergersi nell'arte, da sempre fonte di arricchimento culturale». Le colonne dei nuclei dell'edificio, da cui accedono dipendenti e visitatori, costituiscono le fondamenta di bellezza su cui poggia il museo verticale. Uno spazio aperto a tutti, secondo un'antica tradizione, che ha visto nei secoli i palazzi dei governi divenire centri di attrazione dei migliori artisti. Una sede aperta alle sperimentazioni anche d'avanguardia, che hanno reso l'edificio un vero e proprio cantiere d'arte internazionale. Non luoghi convenzionali per l'allestimento di mostre, ma spazi di passaggio vissuti da chi tutti i giorni lavora, dai cittadini lombardi e da chi entra temporaneamente per partecipare a convegni, riunioni, incontri di lavoro o per chiedere informazioni.
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