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LA NOTTE DEL GENERALE - non c'è giustizia senza perdono - STAMPA FOTOGRAFICA



E' disponibile la stampa fotografica de "LA NOTTE DEL GENERALE- non c'è giustizia senza perdono".     
Si tratta dell' unica testimonianza fotografica ufficiale, stampata su carta Hahnemule William Turner da 190 grammi, con una tiratura limitata di 20 copie, firmate e numerate. L'immagine misura 20 x 30 cm su un foglio di 30 x 40 cm.
La foto, consegnata già con una cornice, può essere acquistata per 150 euro. 

Per saperne di più di questo lavoro:

http://giovannivitali.blogspot.it/2014/11/la-notte-del-generale-report.html

http://giovannivitali.blogspot.it/2014/11/infedeli-alla-linea-1-polonia_20.html

Chi fosse interessato può contattarmi all'indirizzo vitali_gio@yahoo.it


LA NOTTE DEL GENERALE - Il mio Report da Danzica (ITA+ENG version)

9 Novembre 2014

Caro Direttore,

"....Se quell'altra vita di cui m'hanno parlato quand'ero ragazzo, di cui parlano sempre, come fosse cosa sicura; se quella vita non c'è, se è un invenzione de' preti; che fo io? perchè morire? cosa importa quello che ho fatto?.....E se c'è quest'altra vita...!"
".....Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi!Dov'è questo Dio?" 
"Voi me lo domandate? Voi? E chi più di voi l'ha vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?..."

Queste domande dell'Innominato, nell'indimenticabile capitolo del Manzoni, mi sono tornate in mente quando poco tempo fa
sul suo giornale (...), venni a sapere che il Generale Jaruzelski, quello che impose la legge marziale in Polonia nel 1981, si convertì in letto di morte.
Il 9 Novembre 2014 mi trovavo a Danzica  (Gdansk) quando in un sottopassaggio pedonale ho trovato questo grosso manifesto stampato (230 x 300 cm) raffigurante la purtroppo celebre immagine di quel triste annuncio televisivo.
Avvicinatomi per guardarlo meglio ho notato che riflesso nei famosi occhialoni scuri del Generale, visibilmente invecchiato, c'era il volto di Papa Giovanni Paolo II. Due Polacchi che si sono combattuti, con armi e scopi differenti per tutta la vita.
Una grossa scritta in polacco recita "NON C'E' GIUSTIZIA SENZA PERDONO".
Ora io non ho la minima idea del destino di Jaruzelski ne' di nessun altro, ci penserà Dio a suo tempo; ne' tantomeno voglio qui approfondire gli eventi storici di quel periodo: già si è detto e scritto.
Tuttavia, sarà stato il vento gelido del Baltico, pensavo che la giustizia dei tribunali, la giustizia del popolo, non risolve tutto. E' come se mancasse un pezzetto, che non lascia in pace ne il vincitore ne il vinto. Se la giustizia è solo la sconfitta e l'umiliazione dell altro non si sentirebbe il bisogno di chiedere il perdono, umano o divino che sia. Il perdono che - previo pentimento - chiediamo sempre ma che facciamo fatica a dare. Non può essere solo l'imposizione di un' idea, ma il desiderio che tutti possano condividere lo stesso bene. E (grandezza della Chiesa), se non ne siamo capaci, nulla ci vieta di chiederlo a Dio.
Il 9 Novembre 2014 si festeggiava il 25° anniversario di una delle più grandi rivoluzioni del secolo scorso, ma un'altra, che non finirà su nessun libro di storia, è avvenuta, come per l'Innominato, nel cuore del Generale Jaruzelski.



Dear Director,

a short time ago i had read on your newspaper that General Jaruzelsky, the one who imposed the martial law in Polland, in 1981, converted on his death-bed. (...). On November 9th I was in Gdansk, when in a walking subway tunnel, i found this huge printed wallpaper (230 x 300cm) that was representing the famous pictur of that sad TV announcement. When i got closer in order to look at it, i noted that behind his famous big black glasses there was the portrait of Jhon Paul II. Two polish man who fought each other for their entire lives, with different weapons and different goals. A big writing in polish says “ there is no justice without forgiveness”.Now, i have no idea of Jaruzelsky's destiny or anyone else. God will think about it. Nevertheless i was thinking that the justice of the law-houses, the justice of the people doesn't resolve everything. It is like if once piece is missing, a piece that doesn't leave in peace the winner nor the defeated. If justice was only the defeat and humiliation of the other we wouldn't need to ask for forgiveness. It can't be only the imposition of an idea, but the desire that everyone can share the same good. And - strenght of the Church – if we are not able to do it, nothing forbid us to ask God for it. On November 9th 2014 we celebrated 25th anniversary of one of the most important revolution of the last century, but another revolution, that will never be read on an history book, happened in Jaruzelsky heart.

Giovanni Vitali



INFEDELI ALLA LINEA #1 - Polonia





Infedeli alla linea è un progetto che andrà a toccare tutti i Paesi che erano al di là del Muro, alla ricerca di personaggi, storie e luoghi simbolici che possono ancora oggi insegnarci la vera ricerca della Libertà.

Qui il trailer del primo capitolo, Polonia (Danzica + Varsavia)

NEVER FORGET YOUR PAST - stampa fotografica

E' disponibile la stampa fotografica di "Never Forget Your Past".Si tratta dell' unica testimonianza fotografica ufficiale, stampata su carta Hahnemule William Turner da 190 grammi, con una tiratura limitata di 20 copie, firmate e numerate. L'immagine misura 20 x 30 cm su un foglio di 30 x 40 cm.
La foto, consegnata già con una cornice, può essere acquistata per 150 euro. 

Chi fosse interessato può contattarmi   vitali_gio@yahoo.it

NEVER FORGET YOUR PAST - Il mio Report dalla Bulgaria (ITA+ENG version)


5 Ottobre 2014

Caro Direttore,
nel mezzo della Bulgaria, a 1500 metri di altezza, resiste ancora un posto assurdo, tanto affascinante quanto malinconico; è il Buzludzha Monument (loro non lo pronunciano così, ma se il polacco era difficile, il bulgaro è pure scritto in cirillico...), un enorme edificio in cemento armato che prende il nome dalla vetta della montagna su cui si trova. Come al solito, dopo il 1991, a soli dieci anni dalla sua edificazione è stato abbandonato, e nessuno vuole prendersene la responsabilità. Grosso modo si tratta di un centro congressi, costruito nel punto in cui nel 1891 Dimitar Blagoev fondò il Partito Socialdemocratico Bulgaro, germoglio del successivo Partito Comunista.

Prima di partire ho studiato la sua storia (in internet si trovano documentari impressionanti, consiglio di cercarli), e mi ha colpito un murales che campeggiava al suo ingresso, fotografato e riportato dalla stragrande maggioranza dei siti web: una enorme scritta a vernice rossa sopra il cancello d'ingresso, recitava: “FORGET YOUR PAST”- dimentica il tuo passato.
Non so chi l'abbia scritta, ma avrà avuto sicuramente le sue buone ragioni; mi sa che per un po' di anni non se la siano passata bene.
In effetti della Bulgaria si sa ben poco, la risolviamo definendolo il Paese che più di tutti era fedele a Mosca. In realtà possiede tanti aspetti storici e culturali molto importanti, ma, probabilmente, ce ne siamo dimenticati.

Quando sono arrivato sul posto – è incredibile perché è nel nulla, il centro abitato più vicino, Shipka, non più di mille abitanti, si trova a 20 km – ho scoperto che il monito scritto all'ingresso era stato modificato: mantenendo lo stesso carattere e la stessa imponenza – la scritta misura circa 1 metro di altezza per 15 di larghezza – ora recita “NEVER FORGET YOUR PAST” - mai dimenticare il tuo passato.

E in effetti è molto più interessante guardare alla storia con quest'ottica: fa conoscere ed imparare di più, riconoscendo talvolta pagine buie senza il timore di censurarle, ripetendo esattamente gli stessi errori di un regime derivanti dalla menzogna.
Ma non penso che ricordare il passato riguardi solo le questioni di storia e politica; credo che valga anche per le vicende personali, che agli occhi del mondo possono sembrare piccole e insignificanti: la somma delle quantità di scoperte, di incontri, di grazie, plasmano il nostro io presente; ma ce ne dimentichiamo sempre, sopraffatti da un'idea. Non c'è tanta differenza da una ideologia, è solo più in piccolo. Ma se l'uomo non si lasciasse schiacciare da un'idea ma facesse memoria, cioè fosse il frutto dell'esperienza – che è la realtà, cambierebbe, crescerebbe, sarebbe libero. E sarebbe più imponente di tonnellate di cemento armato su una montagna, pian piano dimenticate.

Giovanni Vitali



Dear director,

in the middle of Bulgary, 1500 meters high, there is still an absurd place, amazing as much as sorrowful/nostalgic; it is the Budludzha Monumendt (they don’t pronounce it like this, but if Polish was difficult, Bulgarian is also written with the Cyrillic alphabet…) an enormous building in reinforced concrete that takes the name from the top of the mountain where it takes place. As usual, after 1991, after only ten years from its building, it was abandoned, and nobody want to have the responsibility to take care of it. Basically it was a Congress Centre, built in the spot where in 1891 Dimitar Blagoev founded the Bulgarian Socialdemocratic Party, the germ of the later Communist Party.
Before leaving I studied its history (in internet there are impressive documentaries, I suggest to take a look at them) and I was particularly hit by a wallpaper above the entrance photographed and published on most of the websites: a huge red writing above the gate said: “FORGET YOUR PAST”.
I don’t know who wrote it, but for sure he had his good reasons to do it; I think it had been quite hard for him for several years…
In fact, we know very few things about Bulgary, it’s easier to say that it was the Country which was most faithful to Moscow. Actually, it’s characterized by many important historical and cultural aspects, but, probably, we have forgotten.
When I reached that place – it’s unbelievable because it’s in the middle of nowhere, the closer village, no more than 1000 inhabitants, is 20 km far – I found out that the warning above the entrance had been modified: it had the same font and the same size – more or less 1 meter high and 15 meters long – but now it say: “NEVER FORGET YOUR PAST”.
And it’s extremely more interesting to look at history from this perspective: it allows to know and to learn more, facing dark pages without censure them, repeating the same mistakes of a regime that come from falsity.
But I don’t think to remember that past has something to do only with subjects of history or politics; I believe it has some value in personal events, that can appear insignificant to the world: all the discoveries, encouters, graces, that shape our present self; but we always forget about it, overpowered by an idea. There isn’t a big difference from an ideology, it’s only smaller.
But if men didn’t let himself be crushed by an idea, but did remember, which means, if he was the effect of his experience, which is reality, he would change, he would grow up, he would be free. And he would be bigger than tons of concrete on a mountain, gradually forgotten. 

Giovanni Vitali




NEVER FORGET YOUR PAST smalto, 100x 1300cm, Buzludzha, Bulgaria. 2014




STAMPA FOTOGRAFICA "TYLCO WOLNOSC" - solo libertà


Da oggi è disponibile la foto di "Tylco Wolnosc - solo libertà" (omaggio a Padre Popieluszko nel 30° anniversario del suo martirio), wallpaper che ho realizzato nel giugno 2014 a Varsavia, in Polonia.
Si tratta dell'unica testimonianza fotografica ufficiale, stampata su carta Hahnemule William Turner da 190 grammi, con una tiratura limitata di 20 copie, firmate e numerate. L'immagine misura 20 x 30 cm su un foglio di 30 x 40 cm.
La foto, consegnata già con una cornice, può essere acquistata per 150 euro. 

Per chi fosse interessato, scrivere a vitali_gio@yahoo.it

OMAGGIO A PADRE JERZY POPIELUSZKO NEL 30° ANNIVERSARIO DEL SUO MARTIRIO. TYLCO WOLNOSC - SOLO LIBERTA'. WALLPAPER, 210 X 800 CM. VARSAVIA, POLONIA

"TYLCO WOLNOSC" Il mio Report da Varsavia (ITA+ENG version)



 Caro Direttore,

 nel mio ultimo viaggio a Varsavia (giugno 2014) mi sono imbattuto in questo interessante murales, trovato, quasi casualmente, in una passeggiata presso questo stabile abbandonato. Non è chiaro di cosa si tratti, se di un rifugio antiatomico, o se di un centro di spionaggio; chi lo sa… dopo il 1991 tutto è stato abbandonato. Tuttavia campeggiava questo WALLPAPER (cioè un opera dipinta su carta e applicata con colla al muro) raffigurante padre Jerzy Popieluszko; misura 210 x 800 cm. Non so se lei lo conosce, ma deve essere stato un tipo mica male. Infatti lo hanno ucciso. Vengono raffigurati, da una parte, i simboli Occidentali che urlano “NO COMUNISMO”; di fronte, allo stesso modo, la propaganda SOVIETICA urla “NO CAPITALISMO”. In mezzo, padre Popieluszko dice solo “Tylko Wolnosc” – solo libertà. Questo succedeva fino a 25 anni fa. Retorica? Io non credo. Popieluszko aveva capito che il problema ultimo dell’uomo non è appartenere ad una componente politica, ma riconoscere una Presenza. Per questo credo che tanta gente lo seguisse, e per questo motivo lo hanno ammazzato in modo selvaggio. Quest’anno sono 30 anni dal suo martirio. A me è piaciuto tantissimo, e spero che chiunque possa leggere le sue Omelie per la Patria (le edizioni Cseo dell’inarrivabile don Francesco Ricci non si trovano più, ma è possibile recuperare il buon libro di Annalia Guglielmi – Popieluszko, non si può uccidere la speranza). W Popieluszko, W la Libertà. Con infinita stima,

Giovanni Vitali


Dear Directr,

in my last trip to Warsaw, i founded this interesting wallpaper that i saw during a walk in these abandoned buidling. It is not clear it is about, if an anti-atomic bunker or a spy-center; who knows... after 1991 everithing was abandoned. But this wallpaper was there representing father Jerzy Popieluszko; it's about 210 x 800 cm . I am not sure you know it but he must have been an interesting men. In fact they killed him.
On one side there are the typical western symbols, that scream “No communism”; in the opposite side, in the same way, the sovietic propaganda scream “No capitalism”. In the middle father Popieluszko says “only freedom”. This is what happened until 25 years ago. Retoric? I don't think so. Popieluszko understood that the very problem of the human being is not to belong to a political group, but to recognize a Presence.This is way i think that so many people followed him, and for this reason they killed him in a horrible way. Today it's the 30th anniversary of his martirium. I liked him very much and i hope that everyone can read his “omelies for the country”. The CSEO editions of Don Francesco Ricci are not available anymore; but it is possible to find other books with his speeches.
W Popieluszko
W Freedom.

Giovanni Vitali



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